(Qui con la gloriosa divisa dei Friûl Falcons)
«Quando disegno, grazie anche alla musica che ascolto, è come se andassi in trance. All'inizio penso a come mettere giù il disegno sul foglio e sento un po' di fatica, ma poi è come iniziare a leggere un libro: piano piano ti appassioni e quando l'hai finito ti senti appagato, felice».
Moreno Burelli è nato a San Daniele del Friuli 32 anni fa, si è diplomato all'istituto I.S.I.S. R. D'Aronco, indirizzo tecnico dei servizi sociali, ed è stato proprio sui banchi di scuola, grazie a un compagno di classe, che ha scoperto la passione per il disegno.
La matita è lo strumento che predilige e con cui crea il proprio mondo dando vita a diversi personaggi con la passione, precisione e meticolosità che lo contraddistinguono.
Mediante il progetto di arteterapia della U.I.L.D.M. di Udine, a cui partecipa dal 2015, ha avuto modo di sperimentare, affiancato dalla dott.ssa Linda Cudicio, diverse tecniche quali la cera, i gessi e l'acrilico, per poi ritornare alla matita.
«Mi piace disegnare con le matite - spiega - sia per l'effetto un po' retró, sia perché sono lievemente daltonico e quindi ho deciso di usare il bianco e nero. E poi così tengo in movimento le dita e posso sentire i diversi tipi di carta: ruvidi, morbidi...».
È un grande appassionato di fumetti, manga, fantascienza e film da cui trae ispirazione per le sue opere. Moreno è anche il formidabile portiere dei Friûl Falcons squadra di Wheelchair Hockey – Hockey su carrozzina elettrica.